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Esprimiamo solidarietà al ministro Giorgetti per il grosso cruccio che ha per le dinamiche inflattive dei prezzi alimentari – sono le parole del presidente nazionale dell’ADOC, Anna Rea. Reggendo un dicastero così importante e strategico ci auguriamo che faccia di questo cruccio una virtù e lo trasformi in un’azione a favore dei consumatori per ridurre i prezzi.

Prezzi beni prima necessità troppo alti

L’ADOC da mesi, anche grazie alla campagna nazionale contro il caro prezzi “Ok il prezzo è giusto?”, appoggiata e accompagnata dall’attrice Marisa Laurito, denuncia prezzi altissimi soprattutto dei prodotti di largo consumo, prezzi che vanno ben oltre le dinamiche inflattive. Questa situazione sta mettendo in seria difficoltà molte famiglie italiane – ribadisce Anna Rea -, non solo quelle in stato di povertà con Isee basso (15mila euro), a cui si rivolge la card ’Dedicata a te’ presentata oggi, ma anche i cittadini medi, quelli con reddito da 30mila euro, che diventeranno i nuovi lavoratori poveri. Dopo il caro bollette – prosegue la presidente dell’ADOC -, non ancora recuperato nonostante il calo del prezzo dell’energia e del gas per effetto della reintroduzione da parte del Governo degli oneri di sistema e della tassazione e con il caro carrello, sempre più vuoto e di scarsa qualità, le tasche degli italiani si sono ulteriormente svuotate, considerando anche i prezzi della frutta alle stelle.

Occorre – conclude Anna Rea – rafforzare i controlli a livello territoriale, così come implementare il monitoraggio attivato dalla Commissione Allerta Prezzi, istituita di recente con la presenza delle associazioni dei consumatori. Ma resta fondamentale stanare le speculazioni attivando un’azione cogente con la Grande Distribuzione Organizzata che spesso detta le regole anche alle aziende produttrici.  Vi è troppo scarto tra il prezzo all’origine e il prezzo alla vendita che arriva al consumatore. Per fare un esempio, sono di ieri i dati che ci dicono che anche il clima ha fatto rialzare i prezzi di meloni e angurie, alimenti importanti dell’estate, che hanno registrato, secondo dati del mercato all’ingrosso di Roma un aumento del 125% (meloni) e del 78% (angurie). Se a questi prodotti associamo il riso (+60%), lo zucchero (+40%), patate e cipolle (+30%), zucchine (+27), non possiamo neanche più dire che gli italiani sono oramai arrivati alla frutta!